I labirinti della Storia...
Oppure si è tramato un complotto contro di te, così costoso ed elaborato da comprendere atti quali la contraffazione di francobolli e libri antichi, la sorveglianza costante dei tuoi movimenti, la semina d'immagini di corni da postiglione per tutta San Francisco, la corruzione di bibliotecari, l'ingaggio di attori professionisti e solo Pierce Inverarity sa cos'altro, tutti pagati grazie al patrimonio con una modalità troppo segreta o troppo complessa perché la tua mente non-giurisperita la identifichi sebbene tu sia la coesecutrice, talmente labirintica da dover significare qualcosa al di là dello scherzo. Oppure te lo stai immaginando, quel complotto, e in tal caso, Oedipa, sei matta, ti manca un venerdì.
Ora che le esaminava, vide che le alternative erano queste. Queste quattro, simmetriche. A lei non ne piaceva neanche una, ma sperava di essere malata di mente: ecco tutto. Quella notte rimase seduta per ore, troppo inebetita anche per bere, a imparare da sola come si respira nel vuoto. Perché, oh, Dio... questo era il vuoto. Non c'era nessuno che potesse aiutarla. Nessuno al mondo. Erano tutti schiavi di qualcosa, svitati, potenziali nemici, morti.
Thomas Pynchon, L'incanto del lotto 49, 1966.
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