sabato, settembre 27, 2008

Fiori d'arancio



E' festa, amico mio, e noi tutti brindiamo con te!

Etichette:

giovedì, settembre 25, 2008

Per un pugno di...

Video by Focusmatic


Si ringrazia l'amico Bravo Ragazzo per la segnalazione.

Etichette:

lunedì, settembre 22, 2008

My beloved has gone

Non riesco ad accettare che sia finita...
E' stato triste il mio giorno senza te dopo le settimane trascorse insieme.
Sembra ieri che ancora ci sorridevamo l'un l'altra, ma ora è tutto finito, non c'è più gioia, non c'è più sapore nelle piccole cose quotidiane.
Ancora adesso mi chiedo perché, ma poi mi rendo conto che la vita è così: un andirivieni di sensazioni forti, di sentimenti veri e perituri.

Je t'aime, Pasta con la 'Nduja!...



Si ringrazia l'amico Reliu per la fornitura di 'Nduja e le indicazioni sulla preparazione.

Etichette:

sabato, settembre 20, 2008

Blue notte

E' impossibile dormire in queste notti qua.

E' impossibile dormire o anche solo stare a letto e non è tanto il fastidio fisico o cos'altro, è più il tarlo che ti scava dentro e non dorme mai e non può permettere che tu sia da meno.

Non ho ricordi vividi adesso e neanche dolci sogni, per quanto, invero, vorrei tornare a quel dolce sorriso timido trovato in sogno la notte scorsa, vorrei incontrare di nuovo quella creatura cupa eppure sublime conosciuta in sogno la notte scorsa e quella ancora precedente; ma più di ogni altra cosa vorrei ritrovare me e poi anche quell'anelito leggero di vita e sentimento che ormai da troppo tempo non so più cosa sia.

Le lunghe veglie insonni, talvolta, sono magiche, sono come un alambicco che distilla le speranze e le intenzioni; la notte, però, è traditrice e mente e mostra tutto quanto ben diverso da come è in effetti e poco o niente prende in considerazione le esigenze altrui o anche solo ciò che non appartiene loro o ai loro cuori, ubriaca com'è dei nostri sogni.

Vorrei poter dormire adesso e poi svegliarmi già sulla via di casa, accarezzato da un quieto dondolare assorto e da uno sguardo lieve che dice: "Ciao, sono io... ed anche tu, finalmente, sei quello che sei!"

Etichette:

mercoledì, settembre 17, 2008

L'importanza del gesto


È essenziale porre fine alla soggiogazione del teatro al testo, e ristabilire la nozione di un tipo unico di linguaggio, a metà strada tra gesto e pensiero.

Etichette:

martedì, settembre 16, 2008

Il comandamento degli uomini


Dio c'è... ed è ateo.
ovvero
La Scuola di Francoforte
vs.
il Catechismo dei Fanciulli

Etichette:

domenica, settembre 14, 2008

L'arte di vivere. L'arte di soffrire.

I° luglio

Per la cronaca, Peter, è proprio una bastardata andare a dire a tutti che tua moglie fa la cameriera d'albergo. Sì, magari due anni fa faceva la cameriera.
Ora si dà il caso che sia l'assistente responsabile del personale di sala. E' l'"impiegata del mese" al Waytansea Hotel. E' tua moglie, Misty Marie Wilmot, madre di tua figlia, Tabbi. E quasi, poco ci mancava, per un pelo non ha preso il pre-diploma in belle arti. Vota e paga le tasse. E' la cazzo di regina degli schiavi, e tu sei un vegetale col cervello morto e un tubo su per il culo, in coma, attaccato a un fantastiliardo di costosissimi giocattoli che ti tengono in vita.
Caro, dolce Peter, diciamo che non sei nella posizione di dare della cazzo di cicciona sciatta proprio a nessuno.
Nei pazienti col tuo tipo di coma, i muscoli si contraggono tutti. I tendini tirano sempre di più. Le ginocchia salgono verso il petto. Le braccia si ripiegano sulla pancia. Nei piedi, i polpacci si contraggono tanto che le dita si torcono verso il basso, e ti viene male solo a guardarle.
Nelle mani, le dita si piegano finché le unghie non ti si piantano nei polsi. I muscoli e i tendini si accorciano tutti. I muscoli della schiena, gli erettori spinali, si ritraggono e ti tirano la testa all'indietro al punto che quasi arriva a sfiorarti il culo.
Riesci a rendertene conto?
Tu tutto contorto e annodato, è per vedere questo che Misty si fa le tre ore di macchina fino all'ospedale. Senza contare il traghetto. E' con questo disastro che Misty è sposata.
Scrivere questa roba è il momento peggiore della giornata. E' stata tua madre, Grace, ad avere la brillante idea che Misty tenesse un diario del coma. Lo facevano i marinai e le loro mogli, ha detto Grace, tenevano un diario per ogni giorno che passavano lontani gli uni dalle altre. E' una preziosa tradizione della vita di mare. Una gran bella tradizione di Waytansea Island. Dopo tutti quei mesi separati, quando si riunivano, marinai e mogli si scambiavano i diari per mettersi in pari su cosa si erano persi. Su come crescevano i figli. Che tempo aveva fatto. Ogni cosa veniva annotata. Ecco il tran tran quotidiano con cui tu e Misty vi sareste vicendevolmente annoiati a cena. Tua madre diceva che ti avrebbe fatto bene, che ti avrebbe aiutato a elaborare la guarigione. Un giorno, a Dio piacendo, tu aprirai gli occhi e prenderai Misty tra le braccia, bacerai la tua mogliettina devota, e qui dentro ci saranno tutti gli anni che ti sei perso, trascritti con amorevole dovizia di dettagli, i dettagli di tua figlia che cresce, e di tua moglie che ti desidera, e potrai sederti sotto un albero con una bella gazzosa, divertendoti a recuperare il tempo perduto.
Tua madre, Grace Wilmot, farebbe meglio a svegliarsi dal suo, di coma.
Caro, dolce Peter. Riesci a rendertene conto?
A ciascuno il suo coma.

Chuck Palahniuk, Diary, 2003.


Etichette:

venerdì, settembre 05, 2008

Signori e signore. Un'avventura d'ogni tempo

Carlo Martello Ritorna Dalla Battaglia Di Poitier
-Fabrizio De André-

(dall'album "Nuvole barocche" - 1969)

Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor

al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor

il sangue del principe del Moro
arrossano il ciniero
d'identico color

ma più che del corpo le ferite
da Carlo son sentite
le bramosie d'amor

"se ansia di gloria e sete d'onore
spegne la guerra al vincitore
non ti concede un momento per fare all'amore

chi poi impone alla sposa soave di castità
la cintura in me grave
in battaglia può correre il rischio di perder la chiave"

così si lamenta il Re cristiano
s'inchina intorno il grano
gli son corona i fior

lo specchi di chiara fontanella
riflette fiero in sella
dei Mori il vincitor

Quand'ecco nell'acqua si compone
mirabile visione
il simbolo d'amor

nel folto di lunghe trecce bionde
il seno si confonde
ignudo in pieno sol

"Mai non fu vista cosa più bella
mai io non colsi siffatta pulzella"
disse Re Carlo scendendo veloce di sella

"De' cavaliere non v'accostate
già d'altri è gaudio quel che cercate
ad altra più facile fonte la sete calmate"

Sorpreso da un dire sì deciso
sentendosi deriso
Re Carlo s'arrestò

ma più dell'onor potè il digiuno
fremente l'elmo bruno
il sire si levò

codesta era l'arma sua segreta
da Carlo spesso usata
in gran difficoltà

alla donna apparve un gran nasone
e un volto da caprone
ma era sua maestà

"Se voi non foste il mio sovrano"
Carlo si sfila il pesante spadone
"non celerei il disio di fuggirvi lontano,

ma poiché siete il mio signore"
Carlo si toglie l'intero gabbione
"debbo concedermi spoglia ad ogni pudore"

Cavaliere egli era assai valente
ed anche in quel frangente
d'onor si ricoprì

e giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione
tentò di risalir

veloce lo arpiona la pulzella
repente la parcella
presenta al suo signor

"Beh proprio perché voi siete il sire
fan cinquemila lire
è un prezzo di favor"

"E' mai possibile o porco di un cane
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane,

anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire"

Ciò detto agì da gran cialtrone
con balzo da leone
in sella si lanciò

frustando il cavallo come un ciuco
fra i glicini e il sambuco
il Re si dileguò

Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor

al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor

Etichette:

mercoledì, settembre 03, 2008

Dio è morto... e il re è nudo!...

Etichette: