venerdì, ottobre 15, 2010

Anticamera



Esattamente, come molti di voi, sto seduto nell'anticamera dell'eternità.

Esattamente, come molti di voi, spesso me ne dimentico e cado nella tentazione di preoccuparmi per qualcosa che con l'eternità c'entra davvero molto poco.

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giovedì, ottobre 14, 2010

L'ultimo colpo di reni

L'ultimo colpo di reni, a sedere su una sedia, guardando oggetti morti di gente morta. Gente viva fuori e morta dentro, che si esalta nel gusto di ciò che è morto. Costoso e morto.
Sento quasi il fetore, e un po' morto mi sento anch'io. La mia, però, per fortuna è solo stanchezza, nulla che non si possa lavare via con una doccia calda, una birra fresca e qualche ora a letto.


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mercoledì, ottobre 13, 2010

6 giri d'orologio

Sei giri d'orologio.
Parte seconda. Perchè della prima non so neanche più cosa ne sia stato, o, più esattamente, non saprei come spiegarlo.

Sei giri d'orologio stralunati, con gli occhi che bruciano e il cuore impazzito di caffeina e fatica.
Non sono certo nuovo a queste situazioni, ma, persa l'abitudine, fai fatica a ricordarti come hai potuto tirare avanti per anni e anni in questo modo.
I sensi amplificati e, al tempo stesso, le sensazioni stoppose e assai confuse.
Sei giri d'orologio non sono neanche tanti, ma solo in conclusione potremo vedere com'è davvero, e riparlarne ancora.

Intanto, guardo e aspetto e cammino come un sonnambulo a occhi aperti, mentre il mondo di giorno e di notte mi parla e aspetta pure che io risponda come nulla fosse.
Sei giri d'orologio. Passata la metà, non sembra poi neanche così assurdo. Mi ripeto, anzi, che non dovrei escluderne la possibilità neanche in futuro, che, in fondo, sappiamo le lancette andar veloci e noi insieme a loro, almeno finché ce la si fa... e via ancora e ancora.


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martedì, ottobre 12, 2010

Immemore...

I fantasmi di Altrotempo han ballato tutta notte
non avendo altro da dire
che le solite menzogne
mezze vane e mezze vere
che non hanno mai capito
che non vanno ascoltate
ma inventate come un mito...


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mercoledì, marzo 03, 2010

A Bologna - Uno specchio

Non mi rivedo più, adesso, nel volto di questa città.
Non saprei dire quando, ma potrei dire, di certo, di averne avuto, un tempo, l'illusione.
Ed era forse l'illusione di ciò che non sapevo o forse solo la lente di un'altra età.
Era, mi pare, il tempo dei significati altri e della ricerca di un senso delle cose.

Non mi rivedo più, ormai, nel volto di questa città.
Sarà perché, intanto, mi ero un po' rinchiuso nella cieca abitudine ripetitiva.
Sarà che ero solo e ciò mi stava bene o forse non vedevo quel poco più in là.
Pensavo, allora, che avrei colto tutto quanto, non appena avessi avuto una giusta visione.

Non mi rivedo più, adesso, nel volto di questa città.
Ma potrei dire, a senso, di aver capito almeno qual è il motivo.
Sarà che sono un uomo, che tanto ha guardato e, spesso, senza mai vedere.
Ed oggi, mi sembra, che il velo sia caduto e invece della finestra trovo solo uno specchio.



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martedì, dicembre 01, 2009

Verso sciolto...

Ostile a me stesso...
come non vi fosse null'altro
contro cui vincere o perdere
la grande scommessa...

...neanche oggi un raggio di sole...
neanche oggi un filo d'aria buona...


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venerdì, ottobre 09, 2009

Prometeo liberato

Un dì m'incatenarono
ad una penna spuntata e stinta,
ad una lingua arcaica e morta,
ad una storia senza fine.

Un dì m'incatenarono
ad un alloro falso e bugiardo,
ad una Musa senz'occhi e orecchi,
a un'accademia senza scranni.

Un dì m'incatenarono
ad un domani senza futuro,
a un lungo sogno senza risveglio,
a un'illusione senza vita,


Prometeo liberato,
ardo e mi consumo,
non chiedo braci o fiamme,
ma solo un po' di pace.


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venerdì, settembre 18, 2009

Forbidden place...

Ho creduto
di potere fermare il tempo...
e invece è il tempo che ha fermato me...


Picture by Eric Ianuzi

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mercoledì, ottobre 29, 2008

Black light

Sei la luce che non ho più,
soffocata da mille scuse
e dal buio continuo di una notte ignorante.

Sei la luce che non ho più,
senza traccia di anima,
ormai uccisa dai bisogni più bassi.

Sei la luce che non ho più,
senza senno né capo
né occhi più per vedere ciò che è buono.

Sei la luce che non ho più,
ma che ancora non dispero trovare...
tra la vita e la via.



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giovedì, ottobre 16, 2008

Il mio saluto al sole

La notte svanisce tiepida e,
adagio,
gocce di giorno occhieggiano come lievi tocchi fugaci,
note di piano sotto un velo sottile di nobile serenità diafana...
Un leggero respiro soltanto...
così sarò.

Raffa, la foto non è bella come le tue,
ma da quelle prende ispirazione.

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domenica, ottobre 05, 2008

De Vulgari Eloquentia

I trattati che nell'aria si spandono ivi rimangono,
ma poi sfumano piano,
confondono mire e visioni senza troppo sentire.

Un ticchettio sommesso è assordante
molto più dei boati e fragori dei doveri più schivi.
Una nube assonnata svanisce un poco più in là:
è la vita che s'offre fin quando la vita vorrà,
finché sarà ancòra.



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sabato, agosto 30, 2008

Nella notte

Il più grande peccato
verso il mondo e verso l'umanità
pare sia
dubitare di se stessi!...

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martedì, maggio 20, 2008

Postcard from urban hell


IT'S A F*CKIN' RAINY MORNING.
OH SHIT!

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domenica, maggio 18, 2008

Memoriale in La minore

Mezzanotte della ragione
è la mia alba di stanchezza.
Non credo sia
una questione di quantità,
ma la qualità, in effetti,
comincia a starmi stretta...


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lunedì, maggio 12, 2008

Calendario perpetuo

Ho sentito già
il profumo resinoso dell'estate...
...ma il posto è ancora sbagliato
e neanche il tempo è il suo...


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venerdì, maggio 02, 2008

Primi fiori di maggio

Perdere l'anima...
e poi ritrovarla in un pomeriggio,
al suono di chitarra
e profumo di prato verde
di primavera!...


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mercoledì, aprile 23, 2008

Flashback

Tutto torna... tutto torna..

...e così, nel cuore della notte,
incontri un ragazzo serbo che ti parla,
senza saperlo,
proprio del film che stavi cercando!!!...

Tutto torna... tutto torna...


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mercoledì, aprile 16, 2008

Natura morta


Alla fiera delle vanità
è obbligatorio
andare a caccia dell'ameno!...

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giovedì, agosto 23, 2007

Il velo di Maya

Oddio come odio il triste perpetrarsi,
oscuro rito pagano, della ottusa alterigia...
gli sguardi in tralice
e oscenamente invasivi della più innocua trasparenza...
la corruzione degli intenti più veri...
Rivoltante la malizia colpevole ammorba i pensieri...
Giammai sarà più bastante
un innocuo sorriso,
un saluto leggero
ed un bacio di cuore...
ed io non voglio barattare
i miei sentimenti
con l'ambiguo guardare calcolatore...


Immagine fonte: qui

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sabato, agosto 11, 2007

E' stata estate...

Ho visto appassire, inaridita, qualsiasi vena di ispirazione...
Ho sentito la pelle cadere e lasciarmi un po' nudo...
Ho aspirato ad un vero gusto diverso,
ma ho trovato soltanto un'eco lontana e sconosciuta...
Ho chiesto chi fossi
e chi fosse a decidere dell'alba e il tramonto,
ma non c'è più parola alcuna che abbia corpo o riguardo...

Sarà forse arrivato un tempo di cecità...
o, chissà, dovrei solo ascoltare ogni calice
e respirare la vita...


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