mercoledì, ottobre 14, 2009

Good morning, USA!...

"L'uomo dell'anno"
Scritto e diretto da Barry Levinson, USA, 2006.

Cosa accade quando il presentatore comico-satirico Tom Dobbs (Robin Williams) si candida e vince le elezioni presidenziali USA?...

A distanza di quasi dieci anni, dopo l'arguto "Wag the Dog" (in Italia, purtroppo, intitolato "Sesso & Potere"), Levinson torna sugli schermi con una commedia satirica di tema politico, in buona parte affidata alla faccia di Robin Williams, che già aveva interpretato l'apprezzabile "Good Morning, Vietnam".

A fronte di temi di grandissima attualità quali quelli dei brogli elettorali e delle votazioni elettroniche, Levinson sembra promettere, sulle prime, una gustosa commedia al vetriolo che non risparmi critiche feroci sul sistema politico bipolare degli Stati Uniti e sull'invadenza delle lobby, ma presto compie una visibile "retromarcia" per assestarsi su toni da commedia "addomesticata" che arriva, addirittura, a "redimere" e "giustificare" il bersaglio della propria satira.

Regista-sceneggiatore hollywoodiano di mestiere, Levinson compie il suo lavoro da professionista, con una regia onorevole ma senza troppi guizzi di originalità, dichiara esplicitamente il rapporto dialettico tra cinema e televisione, ma si svincola frettolosamente dalle implicazioni più interessanti della sceneggiatura e della rappresentazione filmica, nella speranza che Williams regga da sé le sorti della storia. Robin Williams, però, non ha più la verve e la fisicità che lo hanno portato al successo e spesso risulta rigido e "gommoso" nella sua interpretazione, stemperando nei "buoni sentimenti" la vena caustica che il suo personaggio potrebbe/dovrebbe avere.

Un'occasione mancata, insomma, che amareggia ancora di più in relazione allo spreco delle sue potenzialità critiche e che perde decisamente nel confronto col precedente "Wag the Dog".

Per rendere l'idea... cosa accadrebbe in Italia, se Beppe Grillo vincesse le elezioni?!?...


Etichette:

1 Comments:

Blogger Seconda serata said...

E pensare che qui il nostro Robin era molto in forma...lui interpreta un comico che fa battute politiche, mentre il nostro Grillo è diventato praticamente un politico, o perlomeno un blogger che muove le masse. Sono abbastanza distanti.
Anch'io l'ho visto di recente, e la seconda parte risulta effettivamente noiosetta ma lo stesso attuale.

11:53 AM  

Posta un commento

<< Home