martedì, settembre 01, 2009

Interferenze nella realtà

La voce amplificata di un uomo rimbombò per la strada dall'interno del supermercato.

- Voglio dare il benvenuto a voi tutti per conto della Advanced Disaster Management, azienda privata di consulenze che elabora e mette in opera evacuazioni simulate. Siamo collegati con ventidue enti statali per portare avanti queste simulazioni avanzate di disastri. La prima, spero, di molte. Più ne proviamo, più al sicuro saremo di fronte alla realtà di un disastro. Del resto è la stessa vita che sembra procedere così, no? Si porta l'ombrello in ufficio per diciassette giorni di seguito, neanche una goccia d'acqua. La prima volta che lo si lascia a casa, via il diluvio record. Senza fallo, vero? È il meccanismo che intendiamo applicare, tra gli altri. Benissimo, al lavoro. Quando dalla sirena arriveranno tre suoni lunghi, migliaia di evacuati scelti lasceranno le loro case e i luoghi di lavoro, saliranno sulle loro vetture e si dirigeranno verso ben attrezzati rifugi d'emergenza. I responsabili del traffico correranno alle loro stazioni computerizzate. Istruzioni aggiornate verranno diffuse attraverso il sistema di trasmissione della SIMUVAC. Persone incaricate di raccogliere i campioni d'aria si schiereranno lungo la fascia di esposizione alla nube. Analizzatori dei prodotti caseari sottoporranno a test latte e alimenti scelti a caso per tre giorni nella fascia di ingestione. Oggi non stiamo sperimentando una fuoriuscita specifica. Potrebbe essere una fuoriuscita o un inquinamento qualsiasi. Vapore radioattivo, nuvolette chimiche, una foschia di origine ignota. L'importante è il movimento. Portare via questa gente dalla fascia. Durante la notte della nube grassa abbiamo imparato molte cose. Ma non c'è niente di meglio di una simulazione programmata. Se la realtà vi interferisce sotto forma di incidente d'auto o di una vittima che cade dalla barella, è importante ricordare che non siamo qui per aggiustare ossa rotte o spegnere incendi veri. Siamo qui per simulare. Le interruzioni possono costare alcune vite in un'autentica situazione di emergenza. Se impariamo a evitare le interruzioni adesso, saremo capaci di evitarle più tardi, quando sarà importante. Benissimo. Quando la sirena emetterà due lamenti lugubri, i responsabili di via faranno ricerche casa per casa, per trovare chi sia stato inavvertitamente lasciato indietro. Uccellini, pesciolini rossi, anziani, handicappati, invalidi, gente rimasta intrappolata e via dicendo. Attenzione, vittime: cinque minuti. Tutto il personale di salvataggio ricordi che non stiamo simulando un'esplosione. Quindi le nostre vittime sono sconvolte ma non presentano traumi. Tutte le loro amorose attenzioni le tengano da conto per la palla di fuoco di origine nucleare che avremo in giugno. Mancano quattro minuti e il conteggio procede. Zoppicate, vittime. E ricordatevi che non siete qui per strillare o discutere. Non abbiamo bisogno di vittime che facciano spettacolo. Non siamo a New York o a L.A. Basteranno dei leggeri gemiti.

Don DeLillo, Rumore Bianco, 1985.


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