mercoledì, maggio 02, 2007

Quel pasticciaccio brutto di Belleville

"Ubiquo ai casi, onnipresente su gli affari tenebrosi."
Se finire in paradiso, all'inferno, nel nulla significa ritrovare Carlo Emilio Gadda, viva il nulla, il paradiso e l'inferno!
- Elisabeth, un po' di caffè per cortesia.
Sì, l'ispettore Ingravallo (ma perchè diavolo lo chiamavano Don Ciccio?) finito per ragioni di servizio sul marciapiede di via Merulana, ha proprio bisogno di un cafferino.
- Credo che a poco a poco stia rinvenendo.
Oh! piano, per favore, rinvenire piano, il più piano possibile, ho appena fatto la conoscenza del Dolore. Carlo Emilio, non voglio lasciarti!
- Cosa dice?
- Dice che non vuole lasciare un certo Carlo Emilio Gadda, e francamente lo capisco.
- Un italiano?
- Il più italiano di tutti, Elisabeth, piano con il caffè, o finirà per soffocarlo.
L'ispettore Ingravallo intingeva la penna nel cappuccino, da ciò il quieto nervosismo della sua lingua...
- Multidialettale, questa lingua, sì, è un vero peccato che non ci sia l'equivalente nella nostra letteratura.
Bisognerà che lo legga ai ragazzi, anche se non ci capiranno niente, bisogna anche che prepari Clara alla maturità, non alla vita, lo fa da sola, alla maturità.
- Adesso credo proprio che stia riprendendo coscienza, mi aiuti che lo mettiamo seduto.
Come mettere seduta una fisarmonica di dolori? Julius tutto intero e io in ventimila pezzi?
- Piano, Elisabeth, mi passi un altro cuscino...
Ma Julius è guarito? JULIUS E' GUARITO!

- Ma chi è questo Julius, signor Malaussène? Gadda lo conosco, ma Julius...

La domanda del commissario Rabdomant, benché fatta con il sorriso sulle labbra, esige una risposta che finirà negli incartamenti.
- E' il mio cane, è guarito.
I divani Récamier non sono certo le barelle più comode.
- Tenga, prenda ancora un po' di caffè. Non ho alcuna nozione di medicina, ma ho una totale fiducia nel caffè di Elisabeth. Elisabeth, lo aiuti, la prego.
Sì, mi aiuti, Elisabeth, sono seduto sulle mie ossa.
- Ecco.
(Ecco, ecco, ecco...)
- Perché mai i divani Récamier sono così duri?
- Perché i conquistatori perdono l'impero se si addormentano sui sofà, signor Malaussène.
- Lo perdono comunque, il sofà del tempo...
- Si direbbe che sta meglio.


Daniel Pennac, Il Paradiso degli Orchi, 1985


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