Quel pomeriggio di un giorno da carne...
Il corpo, impazzito, sfugge al contagio dell'anima indolente...
s'offende, ritorce e reclama per se la realtà della materia,
non crede nel vano rifarsi diafano
ed urla a gran voce l'espandersi per farsi presente...
La mente non sa,
non capisce,
non afferra che il tutto va disgregandosi per rifiuto d'amore e di vita...
Se un arcobaleno verrà a salvarci,
chissà... guariremo?...
Eterno timore, eterno vagare, sognare e non più...
s'offende, ritorce e reclama per se la realtà della materia,
non crede nel vano rifarsi diafano
ed urla a gran voce l'espandersi per farsi presente...
La mente non sa,
non capisce,
non afferra che il tutto va disgregandosi per rifiuto d'amore e di vita...
Se un arcobaleno verrà a salvarci,
chissà... guariremo?...
Eterno timore, eterno vagare, sognare e non più...
Bettina Rheims, "The Crown of Thorns", 1988
Etichette: Poesia
4 Comments:
zio è bellissima questa! ma dove l'hai presa?
bacio
Cosa? La foto o lo scritto?
La prima l'ho trovata in giro per la rete un po' di tempo fa... il secondo in giro per la mia testa questo pomeriggio... di un "giorno da carne"!
quei versi zio...sono bellissimi...li leggo e rileggo in continuazione..il tutto va disgregandosi per rifiuto di amore e di vita...ma quanto è vero...
bacio
...Beh... se tu sapessi a cosa si riferiscono di preciso questi versi, forse potresti apprezzarli un po' meno! ;o)
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